Si avvicina una scadenza fiscale molto importante per tantissimi contribuenti. Chi non lo farà, rischierà il pignoramento.
Mancano poche settimane alla nuova scadenza fiscale che vedrà i contribuenti messi alle strette nel pagamento di una rata che lascia poco spazio alla tolleranza. Ci sarà, infatti, solo una decina di giorni di attesa dalla scadenza, dopodiché potrebbero partire alcuni pignoramenti.
Ovviamente gli interessati sono coloro che possiedono cartelle esattoriali nel loro cassetto fiscale e, a causa di problematiche economiche, non sono riusciti ad adempiere al pagamento.
Come sappiamo, l’Agenzia delle Entrate ha introdotto recentemente dei controlli rafforzati per migliorare la lotta all’evasione fiscale. Questi accertamenti non sono altro che strumenti più precisi e mirati per verificare se i contribuenti rispettano le regole fiscali. E come i controlli sono stati delineati, anche il rispetto delle scadenze ad oggi acquisisce una certa importanza. In questo caso il vaderecum riguarda solo alcuni contribuenti.
La scadenza della rottamazione quater si avvicina rapidamente e con essa una serie di conseguenze per chi non rispetta il termine di pagamento. Come anticipato, la sesta rata è in scadenza il 30 novembre, ma con l’applicazione dei giorni di tolleranza. Il termine effettivo per versare sarà il 9 dicembre.
Chi non adempie rischia seri problemi con il Fisco. La mancata liquidazione della rata porta infatti alla decadenza della rottamazione, annullando così i benefici ottenuti fino a quel momento, come il pagamento esclusivamente dell’importo originario senza l’aggiunta di sanzioni, interessi o aggio. Ma cosa significa, concretamente, questa decadenza?
Per chi non versa la rata in tempo, il debito torna ad essere quello originario, comprensivo di tutte le voci aggiuntive che erano state congelate dalla definizione agevolata. L’Agenzia delle Entrate riprenderà immediatamente le sue azioni di recupero, con tanto di notifiche di intimazione al pagamento e, nel caso non venga ottemperato, con l’avvio delle procedure di recupero forzato. Questo può tradursi in fermi amministrativi o addirittura in pignoramenti, che potrebbero interessare stipendio, pensione o conto corrente.
Nel caso in cui non sia possibile saldare l’intero importo dovuto, la legge prevede la possibilità di rateizzare il pagamento delle cartelle esattoriali. Questa opzione è valida anche per coloro che partecipano alla rottamazione quater. A chi ha difficoltà a pagare in un’unica soluzione, si consiglia di presentare domanda di rateizzazione direttamente tramite il portale dell’Agenzia delle Entrate o altri canali autorizzati.
La rateizzazione, sebbene faccia decadere lo sconto della rottamazione su sanzioni e interessi, consente di suddividere il debito in rate mensili, che variano a seconda della cifra e delle possibilità del contribuente. Se il pagamento viene effettuato regolarmente, si evita il pignoramento e altre azioni fiscali.
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