Se pensavate di usufruire dei bonus e degli incentivi e avevate risparmiato per l’acquisto ci sono brutte notizie per voi: questi non verranno confermati.
La concessione di bonus e incentivi da parte del governo è vitale per alcune attività e molto utile per chi pensa di effettuare determinati investimenti. Un esempio è sicuramente il bonus ristrutturazione, un’occasione imperdibile per chi ha la necessità di rinnovare l’immobile e rientrare nei requisiti di efficientamento energetico previsti dall’UE.
Ancora più utile il Sismabonus, che permette di fare lavori di rafforzamento della struttura del proprio immobile che possono fare la differenza in caso di calamità naturali. Allo stesso modo gli incentivi green permettono a chi ha a cuore l’ambiente di acquistare a cuore più leggero un’auto che non immette nell’atmosfera gas inquinanti.
Tuttavia per poter usufruire di questi bonus c’è sempre e comunque l’esigenza di avere dei risparmi da parte. La maggior parte delle agevolazioni fiscali vengono concesse sotto forma di detrazione e dunque la cifra per i lavori o gli acquisti va anticipata e chiedere un finanziamento di fatto invalida i vantaggi delle detrazioni con gli interessi sul prestito.
Ne consegue che tante delle persone interessate a questi incentivi possano essere state costrette a rinunciarvi in questi anni con la speranza di poterne usufruire nel momento in cui fosse loro possibile. Ecco per chi ha risparmiato in vista del 2025, sperando di poter beneficiare di queste agevolazioni potrebbe esserci una sgradita sorpresa.
Gli ecoincentivi per l’acquisto di automobili erano stati pensati per agevolare la filiera produttiva italiana e spingere verso la transizione alle auto totalmente green. I risultati però sono stati inferiori alle aspettative e questo perché il costo delle auto ibride ed elettriche è molto elevato anche sottraendo la somma concessa con gli incentivi, inoltre ci sono una serie di criticità che ancora non sono state risolte.
Considerando l’adesione, dunque, il governo ha deciso che l’incentivo non verrà rinnovato nel 2025. Nello spiegare questa decisione, il ministro del Made in Italia ha evidenziato come l’ecobonus auto abbia incentivato soprattutto l’acquisto di automobili straniere, dunque non ha avuto alcun effetto benefico per l’industria italiana di automobili.
Per tale ragione dal 2025 in poi i fondi verranno utilizzati per sostenere la filiera produttiva e agevolare la transizione green del settore automotive italiano in modo differente. Il governo utilizzerà 500 milioni provenienti dal PNRR per creare un nuovo sportello per i contratti di sviluppo che consentirà di sostenere tutte le filiere strategiche nazionali, compreso il settore automobilistico.
Lato consumatore, però, il risultato sarà che chi vuole acquistare una nuova auto non potrà contare nemmeno sull’ecobonus e sarà costretto a riflettere ulteriormente su quale scelta compiere. Il rischio è che l’assenza dell’incentivo ritardi ulteriormente la transizione effettiva dai motori a scoppio a quelli elettrici.
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