La fatturazione elettronica è prevista per tutte le aziende e i liberi professionisti: l’obbligo è stato prorogato fino al 2025.
Chiunque abbia una partita IVA, sa che la presentazione delle fatture è un’incombenza alla quale è impossibile sottrarsi se si vogliono far quadrare tutti i conti. Liberi professionisti e aziende sono tenuti ad utilizzare il sistema digitale di emissione e trasmissione delle stesse, introdotto in anni recenti per far fronte ad una serie di problematiche. Anche nel 2025 l’obbligo di fatturazione elettronica continuerà ad essere in vigore: ecco quali sono le novità previste.
La corretta compilazione delle fatture relative al proprio operato è un compito che spetta ai titolari di partita IVA con cadenza regolare. Lo sviluppo di un sistema digitale pensato appositamente per emettere, inviare e conservare tali documenti ha permesso di ridurre il ricorso alla carta e di velocizzare i tempi necessari per ciascuna operazione.
La fatturazione elettronica, inoltre, è una misura volta a disincentivare l’evasione fiscale contribuendo a tenere traccia delle entrate e delle uscite di un’attività. Il documento commerciale deve essere emesso dalle aziende e dai liberi professionisti che intrattengono rapporti non solo con la Pubblica Amministrazione ma anche con i privati senza partita IVA e con le altre aziende. Inoltre, da quest’anno l’obbligo è stato esteso a tutti i forfettari.
L’Unione Europea, di recente, ha approvato la richiesta presentata dal Governo italiano di prorogare l’obbligo di fatturazione elettronica all’anno prossimo (fino al 31 dicembre 2025). La sua scadenza, inizialmente, era stata fissata per la fine dell’anno corrente: questa, infatti, non è una misura strutturale ma necessita dell’autorizzazione da parte dell’UE, la quale ha un termine.
Lo scorso 5 novembre i ministri dell’Economia e delle Finanze dei Paesi membri si sono confrontati in occasione dell’Ecofin, il consiglio al centro delle sorti economiche e fiscali dell’Unione Europea. Proprio durante l’incontro, si è giunti ad un accordo riguardante le partite IVA e la fatturazione elettronica che secondo le previsioni entrerà in vigore a partire dal 2025.
Grazie a quest’ultimo, il sistema digitale potrà essere imposto dagli Stati membri senza che sia necessaria l’approvazione dell’UE. Nel frattempo, si attende l’attuazione della VIDA (Vat in the digital Age). La riforma punta a modernizzare la fatturazione per le partite IVA nei Paesi dell’Unione, andando a porre un freno definitivo all’evasione fiscale con nuovi obblighi per le attività: fissata per il 2028, tuttavia, è stata posticipata al 2030.
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