Come funzionano le polizze RC-auto a consumo? Conviene davvero stipularle? Ecco tutto quello che devi sapere per la tua sicurezza alla guida.
Nel corso degli ultimi anni, il mercato delle assicurazioni auto è stato interessato dall’arrivo di alcune novità. Tra queste, la polizza RC-auto a consumo ha attirato l’attenzione di un’ampia cerchia di automobilisti, interessati al notevole risparmio economico promesso.
A differenza delle tradizionali RC auto, le quali prevedono il pagamento di un premio annuale fisso, le polizze RC-auto a consumo calcolano il costo della rata in base ai chilometri percorsi dal cliente. Per monitorare l’esatta percorrenza annuale, le compagnie assicurative installano un dispositivo telematico a bordo del veicolo, atto a registrare i chilometri.
Negli ultimi anni, complice un maggiore risparmio, la polizza RC-auto a consumo ha assistito ad un notevole successo tra gli automobilisti italiani. Chi utilizza l’auto sporadicamente, infatti, ha mostrato grande interesse nei confronti della polizza conta chilometri, con la quale tenere sotto controllo le proprie spese assicurative.
Secondo quanto proposto nei contratti delle compagnie assicurative, la polizza RC-auto a consumo si adatta solo ad una certa tipologia di automobilisti con determinate esigenze. Le clausole della polizza a consumo sono caratterizzate da una soglia massima di 200 chilometri al mese, oltre la quale l’automobilista sarà costretto a pagare un surplus sul premio corrisposto mensilmente.
Con un massimo di 6,5 chilometri al giorno, fine settimana compresi, le polizze RC-auto a consumo propongono un limite di percorrenza troppo bassa per le esigenze attuali. Chi utilizza l’auto quotidianamente, anche per piccoli spostamenti, non troverà alcun risparmio nel stipulare una polizza RC-auto a consumo. L’assicurazione a chilometri, infatti, costa dal 25% al 50% in meno della RCA tradizionale solo se la percorrenza rientra sotto i 5000 km l’anno.
Qualora l’automobilista superasse i chilometri scelti in fase di contratto, sarà necessario versare una spesa aggiuntiva rispetto al premio mensile. La somma extra, tuttavia, viene scelta e concordata in fase di stipula della polizza, evitando cattive sorprese per il beneficiario. Alcune compagnie assicurative, inoltre, prevedono anche un rimborso in caso di chilometraggio inferiore a quello stimato mensilmente. Per chi viaggia quotidianamente e si sposta spesso con il proprio veicolo, la polizza RC-auto a consumo non rappresenta la soluzione più giusta e adatta alle proprie esigenze rispetto ai contratti tradizionali.
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